lunedì 26 agosto 2013

Offtopic: tre domande sul caso Manning.

Nel 2009, all'età di 21 anni, Manning ha accesso per il suo lavoro quotidiano ai documenti segreti dell'esercito americano.

La prima domanda che sorge spontanea è: in un paese che considera che fino ai 21 anni le persone non sono in grado di gestire il consumo di una lattina di birra... secondo quali criteri il giorno dopo il compimento dei 21 anni sarebbero in grado di gestire i più delicati segreti dell'esercito durante una guerra?
Che background e che esperienza aveva Manning per essere considerato in grado di reggere il peso psicologico di quel tipo di segreti? Chi fece la valutazione psicologica? Chi approvò il suo mandato?
In ultima istanza: chi è il responsabile che ha messo Manning in quella posizione e soprattutto: ha pagato per il suo sbaglio?

La seconda domanda è: Manning ha reso pubblici i documenti segreti per denunciare i crimini commessi dall'esercito americano ed è stato per questo condannato. Ora, dato che è dovere di ogni cittadino americano denunciare un eventuale reato di cui è testimone, cosa avrebbe dovuto fare Manning per denunciare nel modo "corretto" i crimini di cui era a conoscenza? Ovviamente andare presso i suoi superiori non era un'opzione dato che erano essi stessi i primi a perpetrare e tenere nascosti i suddetti crimini. Quindi?

La terza domanda è abbastanza scontata: siamo certi che sia stato Manning a divulgare i documenti segreti? Per il governo USA sarebbe sarebbe stato oltremodo imbarazzante non trovare un colpevole, e dato che come è dimostrato dai documenti stessi, l'esercito USA è disposto a commettere qualunque reato e/o tener nascosta qualunque verità, non vedo davvero perché mai si dovrebbe credere che sia stato Manning.
L'hanno torturato per un anno, gli anno negato i diritti minimi, lo hanno processato a porte chiuse. Tutti aspetti che sono perfettamente coerenti con la possibilità che non sia stato lui e che siano serviti a costruire l'accusa e arrivare al verdetto senza correre il rischio di venir scoperti.


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